La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

martedì 1 dicembre 2015

Incontro del 26 novembre 2015

Il multiculturalismo, il fallimento dell'ideale del melting pot


Se si affronta l'immigrazione da un punto di vista sociologico ci si pone la domanda di cosa avviene nella società quando si verificano fenomeni migratori. La risposta che possiamo dare è che si verificano incontri tra culture anche molto diverse tra loro che possono arrivare a generare situazioni di conflitto se non si cerca di intervenire nel modo adeguato anche da parte dello stato. Prendendo in esame due dei modelli adottati in Europa, troviamo quello francese dell'assimilazione (eliminazione delle differenze, imponendo gli aspetti della cultura dominante) e quello tedesco del multiculturalismo (tolleranza distaccata, restringendo gli ambienti sociali d'incontro). Entrambi i modelli sono risultati un fallimento per l'integrazione degli immigrati nella società e hanno ottenuto l'effetto contrario di favorire la discriminazione. 
Oggi ci si interroga sulla possibilità di favorire un approccio interculturale che incentivi lo scambio e il dialogo tra le culture per una comprensione delle differenze reciproche che argini il pregiudizio e la discriminazione. In Italia troviamo una legislazione che non appare aggiornata e adeguata alle richieste della società, anche se un primo passo verso una presa di posizione sul problema è stata fatta introducendo nel 2012 "l'accordo di immigrazione" che prevede diritti e doveri presi in carico sia dall'immigrato, sia dallo stato, al momento della concessione del permesso di soggiorno.  Questo intervento è molto recente, ai posteri la valutazione dei risultati che potrà o meno conseguire.

Stella Capodicasa

Incontro del 19 novembre

Il marketing multiculturale



Il Marketing Multietnico è una tipologia di marketing che utilizza l’appartenenza etnico-nazionale come variabile principale per la segmentazione dei mercati.
Nel 2006 è nata ETNOCOM, un’impresa che si occupa di studiare gli stili di vita e di consumo degli immigrati per offrire alle aziende e alle istituzioni italiane un nuovo target a cui proporre prodotti e servizi. Si cerca di comunicare direttamente con loro, senza pregiudizi, nella loro lingua, nel rispetto della loro cultura, interpretando i loro desideri e le loro aspirazioni. Troviamo esempi di marketing multietnico nelle campagne delle Tim.
Questo tipo di marketing parte inizialmente dalle banche, dalle assicurazioni e dalle compagnie telefoniche. Successivamente si passa anche al comparto arredamento pubblicizzato in più lingue e alla Fortuna (la più grande agenzia di scommesse italiana, la Sisal, ha promosso una campagna in diverse lingue per il nuovo gioco WinforLife).
È giusto fare un welcome marketing (un marketing accogliente) o bisogna fare un marketing solo per gli italiani? È necessario fare attenzione anche al nuovo segmento di mercato emergente, cercando di capire i suoi bisogni? Tanti interrogativi a cui ognuno può rispondere come meglio crede.

Serena Capodicasa

sabato 14 novembre 2015


Sei agli ultimi anni delle superiori e vuoi conoscere il mondo universitario? Hai iniziato l'università ma ti trovi disorientato?
Ti aspettiamo 21 novembre a partire dalle 18 per una serata di ORIENTAMENTO! 
- Ore 18:00 intervento di Serena Capodicasa, dottoressa in Marketing e Ricerche di Mercato, già presidente del gruppo FUCI di Lucca 
- Scambio di esperienze e informazioni sulle varie facoltà
- Cena insieme e MUSICA!

martedì 3 novembre 2015

mercoledì 14 gennaio 2015

incontro 8 gennaio 2015

Lo scorso 8 Gennaio si è tenuta presso l'aula studio FUCI un incontro dal titolo “La sessualità come apertura alla trascendenza: spiritualità, erotismo e etica cristiana” tenuto dal fucino Niccolò Bonetti.
La relazione ha fatto una panoramica generale sul senso della sessualità nel cattolicesimo contemporaneo confrontando la posizioni magisteriali con alcuni nuovi approcci teologici.
La sessualità ha radicalmente cambiato il suo senso negli ultimi cinquant'anni ma le chiese non sono riuscite più a trasmettere una visione credibile di affettività vissuta in modo cristiano rimanendo spesso legate ad una concezione astratta, metafisica, biologistica e statica della sessualità.
La sessualità è un fatto complesso e variegato che non si riduce né alla genitalità né alla procreazione, è un aspetto fondamentale e globale della persona umana; essa è strutturalmente relazione e dialogo, apertura all'altro\a e dono di sé, fattore di socializzazione ed espressione della propria interiorità.
Essa inoltre assume per il\la credente il significato di apertura alla trascendenza poiché nel dono reciproco e integrale degli amanti non solo si prende coscienza di sé tramite l'altro\a ma ci si  apre al mistero della relazione trinitaria.
Paiono quindi inadeguati gli approcci teologici e pastorali che riducono la sessualità alla procreazione o la ritengono sempre immorale al di fuori dell'istituto matrimoniale o della coppia eterosessuale:  per quanto solo nel matrimonio sacramentale la sessualità sia pienamente adeguata ed espressione corretta dell'amore della coppia, questo non comporta che, quando non sussistano queste condizioni per fattori esterni non colpevoli, ci si trovi di fronte sempre a egoismo, perversione o lussuria.
Integrare la sessualità nella persona è un cammino mai concluso e non bisogna rinchiudere la persona all'interno di norme statiche e rigide ma mirare sempre alla fioritura e alla maturazione della persona, al suo bene concreto nella sua data situazione di vita, affinché diventi capace di donarsi senza reticenze o egoismi integralmente all'altro\a per divenire con lui\lei una sola carne.



Niccolò Bonetti

incontro 4 dicembre 2014

Finché mi è negata la tua presenza: lettere di Abelardo ad Eloisa

Nella serata di giovedì 4 dicembre si è tenuto il secondo incontro del gruppo Fuci di Lucca sul tema “Eros e spiritualità”.
Roberta, una fucina, ha parlato delle Lettere di Abelardo e Eloisa, introducendo inizialmente la storia dei due protagonisti, famosa forse al pari di quella di Romeo e Giulietta, ma con un fondamento storico. I due protagonisti, infatti, vissero realmente nel XII secolo e partendo da un rapporto tra allieva e professore, intrecciarono una relazione amorosa, che portò Eloisa a rimanere incinta. La nascita del figlio e il conseguente matrimonio riparatore, svolto in segreto per non danneggiare la carriera di Abelardo, dopo una serie di alterne vicende portarono i due amanti a prendere i voti. Dopo l’entrata in convento non si videro più, ma fu Eloisa ad iniziare a scrivere ad Abelardo, dopo aver letto una sua lettera, mostrando come essa fosse ancora ardentemente innamorata e anteponesse l’amato a Dio, pur impegnandosi nella vita di preghiera.
<< Al mio signore, anzi padre, al mio sposo anzi fratello, la sua serva o piuttosto figlia, la sua sposa o meglio sorella… ti ho amato di un amore sconfinato… mi è sempre stato più dolce il nome di un’amica e quello di amante o prostituta, il mio cuore non era con me ma con te>>
Al contrario, Abelardo nelle sue lettere indica insistentemente a Eloisa la preghiera come unico rimedio per calmare la tempesta dei sensi e parla di un loro ricongiungimento dopo la morte. Questo porta l’amata a promettere di non pensare più al passato e produce in lei un progressivo cammino di maggiore avvicinamento a Dio, comprendendo anch’essa che si rivedranno presto:
<< Mi vedrai presto, per fortificare la tua pietà con l’orrore di un cadavere e la mia morte, ben più eloquente di me, ti dirà che cosa si ama quando si ama un uomo.>>

Il gruppo FUCI di Lucca

                                                        

sabato 3 gennaio 2015

incontro 20 novembre 2014

L’amore è eterno finché dura: costruire legami nel tempo delle relazioni liquide e di internet


Giovedì 20 novembre il gruppo F.UC.I. di Lucca si è riunito per iniziare il proprio percorso semestrale sul tema “eros e spiritualità”.
Due fucine del gruppo hanno parlato di “costruire legami ai tempi internet” e “”.
Chiara ha trattato l’aspetto sociologico. Con una brevissima introduzione storica siamo arrivati subito a parlare della società moderna (cioè “liquida” come la definisce Baumann) con le sue relazioni instabili e intercambiabili, la fuga nel privato a scapito del pubblico, etc. A tutto questo si oppone invece la relazione più stabile e duratura, espressa così bene nel brano della “volpe e il principe” nel libro “il piccolo principe”.
Serena ha parlato dell’aspetto sociale delle relazioni. Con un’infarinatura generale sui social media, ci ha fatto notare come oggi tutti i nostri atti (e in ultima analisi anche quelli affettivi) siano “messi in vetrina” sui social network, fino a che la nostra vita diventa quasi un “reality show”.

Il gruppo FUCI di Lucca