La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

martedì 28 giugno 2011

nuovo assetto degli appuntamenti nazionali discusso e votato nel consiglio centrale


RIFLESSIONE SUGLI APPUNTAMENTI NAZIONALI

a cura della Commissione per gli appuntamenti nazionali

(istituita dal Consiglio Centrale di Marzo 2011)

MOTIVAZIONI

1) Partecipazione

Da qualche anno a questa parte si è evidenziato un calo costante del numero di iscritti agli appuntamenti nazionali, soprattutto al Convegno/Congresso e alle Settimane Teologiche; si è inoltre delineato un livellamento della partecipazione in termini numerici tra l’appuntamento primaverile e la Scuola di Formazione, a discapito dunque del primo, all’interno del quale si inserisce l’Assemblea Federale, il momento più alto della vita federativa e che richiederebbe dunque una più elevata partecipazione.

Presumibilmente la diversa collocazione temporale dei due eventi ha impedito a volte di conciliare l’appuntamento nazionale con le sessioni di esami; inoltre alcune sedi scelte come città ospitanti sono state ritenute poco raggiungibili dal punto di vista logistico; infine appare chiaro che non per tutti gli interessati è agevole sostenere il costo complessivo relativo alla partecipazione a tre appuntamenti, pur essendo le singole quote molto contenute. Accanto a queste motivazioni di ordine logistico ed economico, vanno tuttavia considerate cause di più profondo significato e forse più “gravi” che sono apparse chiaramente coinvolte nel determinare questo calo di iscrizioni: la diminuzione del senso di responsabilità e di condivisione degli ideali della FUCI, a volte poco chiaramente illustrati e poco intensamente testimoniati dagli aderenti; la progressiva perdita del senso di appartenenza alla federazione nei “fucini semplici”, per la difficoltà di trasmettere gli ideali ed i valori acquisiti durante il ricambio generazionale interno ai gruppi; la persistente problematica del coniugare la dimensione locale e regionale delle attività fucine con il livello nazionale ed unitario.

Non condividiamo le opinioni di chi, dentro e fuori della Chiesa, ritiene che solo grandi numeri di aderenti diano credibilità ad un movimento, perché crediamo nell’identità elitaria ma mai esclusiva della FUCI e nell’alto valore della formazione che in essa si riceve

2) Formazione dei responsabili

E’ fortemente sentita l’esigenza di dedicare appositi momenti alla formazione di coloro che decidono di assumere degli incarichi in FUCI ma, in prospettiva, anche di tutti i fucini. Essa rappresenta un requisito fondamentale per svolgere il servizio a cui ciascuno è chiamato all’interno dei nostri gruppi, con consapevolezza e responsabilità e costituisce un requisito indispensabile per ottimizzare e sfruttare al meglio le capacità e le forze a disposizione.

Questa esigenza andrebbe soddisfatta ai diversi livelli della Federazione. La base di partenza è indubbiamente il gruppo, all’interno del quale tramite la definizione di percorsi culturali, teologici e spirituali si garantisce una formazione di tutti gli aderenti. Un livello da non sottovalutare è poi quello regionale, che andrebbe oggi rinforzato sotto questo profilo: le assemblee regionali rappresentano infatti delle occasioni propizie di approfondimento e studio di temi e problematiche inerenti alla vita della Federazione intera e dei singoli gruppi. Infine risulta indispensabile l’inserimento di appositi momenti formativi anche all’interno della cornice degli appuntamenti nazionali, in modo da offrire strumenti fruibili da tutti i partecipanti.

3) Impegno economico

Una rimodulazione nella forma e nel numero degli appuntamenti nazionali si richiede anche a causa dell'ingente impegno economico a cui la Federazione è sottoposta. Da diversi anni le quote di partecipazione agli appuntamenti nazionali sono mantenute più basse del loro costo reale per permettere a quanti più fucini di parteciparvi; questo però comporta una continua creazione di debito. Nel 2010 gli appuntamenti nazionali hanno creato un disavanzo complessivo di 18.071,5 €, recuperato solo grazie a donazioni liberali. Dalla lettura del bilancio consuntivo dell’anno 2010 emerge chiaramente che gli sforzi economici dei fucini (quote di adesione e di partecipazione agli appuntamenti) riescono a coprire solo il 40% del fabbisogno economico annuo della Federazione. A ciò consegue che il restante 60% si soddisfa solo attraverso contributi straordinari, contributi che, in una situazione economica complessivamente in contrazione, diventano estremamente volatili. Continuare a spendere in debito, sperando in liberalità che successivamente chiudano i buchi, sottopongo la Federazione al grosso rischio di una crisi di solvibilità. Ovviamente scopo della Fuci non è fare utile, ma occorre ponderare attentamente il margine di dipendenza da finanziamenti liberali e saggiarne la sicurezza nel lungo periodo.

Una buona proposta di revisione potrebbe permettere non solo di risparmiare, ma anche di ridistribuire meglio i contributi su attività più diversificate. Infatti attualmente gli appuntamenti nazionali vanno ad impegnare quasi l'intero 50% della totalità dei proventi, sottraendo risorse ad altre esigenze della Federazione.

4) Impegno organizzativo

L’impegno richiesto per l’organizzazione di tre appuntamenti nazionali ogni anno è indubbiamente non indifferente. La Federazione, e con essa la Presidenza Nazionale, si trova a dover fronteggiare continue scadenze ed imminenze che non permettono di concentrarsi su progetti a più lungo termine, altrettanto importanti per la vita della FUCI. Il lavorare con termini così ristretti, tra un appuntamento e l’altro, rischia anche di causare una scarsa attenzione da parte della Presidenza alle dinamiche interne alla Federazione e alla vita dei gruppi. Va inoltre rilevato che un tale dispiego di forze non ha sempre come risultato una visibilità maggiore per la Federazione; il rischio che si corre è proprio quello di un elevato dispendio di energie e di tempo a cui non seguano risultati apprezzabili, sia in termini di partecipazione interna agli appuntamenti, sia in termini di visibilità nei confronti dell’esterno.

Alla luce delle suddette motivazioni il Consiglio Centrale ha votato la seguente proposta di modifica dell’attuale assetto degli appuntamenti nazionali:

SOSPENSIONE SCUOLA DI FORMAZIONE

Si propone di sospendere l’appuntamento autunnale. Il carattere della formazione andrebbe recuperata negli altri livelli federativi, ossia quello di gruppo e quello regionale, in coerenza con quanto discende dal nostro essere Federazione, ossia una struttura associativa che privilegia i vari livelli locali, prima ancora che quelli nazionali.

Riteniamo che vadano valorizzate le Assemblee Regionali, come luoghi di partecipazione, coinvolgimento e formazione di tutti i fucini e non solo di coloro che hanno incarichi di responsabilità. L’inserimento di appositi momenti tematici o di laboratori formativi potrebbe costituire una strada per rispondere ad un esigenza sentita in modo trasversale e per soddisfare la quale non risulta sufficiente un solo appuntamento nazionale.

ELIMINAZIONE DELLA DISTINZIONE TRA CONVEGNO E CONGRESSO

Questa proposta vuole pervenire ad una semplificazione terminologica ed organizzativa, così da evitare ambiguità e concentrare le forze verso obiettivi chiari. Tradizionalmente la Federazione organizza, ad anni alterni, un Congresso, che pretende un forte impegno di ricerca con la pubblicazione di tesi congressuali e un Convegno, che teoricamente non richiederebbe questo previo sforzo di elaborazione di tesi scritte. Questa distinzione risulta alla prova dei fatti fumosa e priva di sostanza. In entrambi i casi infatti, sia che si organizzi un Convegno che un Congresso, i singoli gruppi e la Presidenza sono chiamati a svolgere un preventivo lavoro di studio e ricerca che sfocia, di norma, nell’elaborazione di un documento finale, di chiusura dei lavori dell’appuntamento nazionale.

Creare un’unica denominazione permetterebbe di avere una maggiore elasticità nell'organizzare l'evento, così da non essere legati a moduli fissi e darebbe l’opportunità di creare un luogo unico e riconoscibile da cui la FUCI possa rivolgersi al Paese e alla Chiesa. In questo modo sia il lavoro di elaborazione intellettuale, sia la volontà di dare vita ad appuntamenti di alto livello potranno convogliare in un unico contenitore flessibile, in grado di armonizzare caso per caso le diverse istanze che verranno ad emergere. La denominazione che si propone è quella di “Congresso”.

ASSEMBLEA FEDERALE INTERNA AL CONGRESSO

Mantenere l’Assemblea Federale all’interno della cornice del Congresso Nazionale, che dovrebbe tenersi in primavera

SPOSTAMENTO DELLA SETTIMANA DELL’UNIVERSITÀ IN AUTUNNO

Lo slittamento della Settimana dell’Università ad Ottobre/Novembre permetterebbe una più equilibrata distribuzione degli appuntamenti nazionali durante l’anno, onde evitare di concentrarli solamente tra il periodo primaverile e quello estivo. Inoltre l’evento pubblico organizzato dai gruppi in occasione della Settimana potrebbe costituire un’ottima occasione di presentazione della proposta fucina, oltre che del gruppo stesso ai nuovi aderenti. Essa consentirebbe di valorizzare il livello locale, inserendolo al contempo in un più ampio contesto di respiro nazionale.

sabato 18 giugno 2011

incontro regionale del 30 giugno

Incontro regionale con la presenza dell'On. Rosy Bindi


Programma:

-ore 16: Assemblea Regionale che avrà come ordine del giorno i seguenti punti:

1) Comunicazione degli incaricati regionali di ritorno dal Consiglio Centrale
2) Verifica dello stato dei gruppi
3) Verifica del percorso regionale dell'anno 2010/2011
4) Proposte tematiche per il percorso regionale per l'anno 2011/2012
5) Varie ed eventuali


- ore 18: Saluto alla federazione del nuovo delegato regionale di AC prof. Paolo Nepi

- ore 20: Cena

- ore 21: Incontro tematico dal titolo, "Cos'è di Cesare e cos'è di Dio".



giovedì 2 giugno 2011

Giorgio Mandoli: il nuovo presidente maschile della Fuci di Lucca

Non avendolo fatto prima, ho deciso di scrivere qui. Ieri Sera è stato eletto il nuovo presidente nella figura di Giorgio Mandoli. Sono rimasta molto colpita dalle poche parole dette da Giorgio sul fatto che ha un pò paura, che si impegnerà e che è contento di assumere l'incarico con me così potremo conoscerci meglio. Sulla prima cosa, cioè la paura, avrei voluto dire due parole ieri, ma poi non ho trovato il momento. Allora riporto adesso le frasi di una canzone di Jovanotti che si trovano riportate anche sul manuale dei presidenti di gruppo.
"Mi offrono un incarico di responsabilità mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto ed importante il pensiero della responsabilità si è fatto grosso è come dover saltare al di là di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura cosa sarò dove mi condurrà la mia natura?"
Questa è la sensazione che penso tutti provino quando assumono l'incarico di Presidente di Gruppo(o anche uno simile). Lì per lì ci troviamo spiazzati chiedendoci cosa dovremo fare per dare il nostro aiuto nel migliore dei modi. La risposta è solo una: Metterci al servizio del Signore perchè è Lui che ci ha chiamati ed è Lui che ci guiderà lungo questo mare. Come cantavamo sempre a Fagnano: "Tu mi conosci Signore e mi tieni per mano, per le strade di una vita che non finirà".Ricordo il modo in cui mi sentivo quando diventai presidente senza sapere neanche cosa significasse... Ora posso dire che essere presidenti è un dono perchè ti aiuta a crescere, a maturare e a sentirti vivo. La Fuci è un'esperienza unica. Quindi Giorgio, credici, fa della fede la tua Forza e lasciati tenere per mano dal Signore senza paura. Sono sicura che farai un ottimo lavoro. E per questi in cui sarò ancora presidente femminile potrai contare su di me. Spero anche io di conoscerti meglio e che possa nascere una bella amicizia come quella che penso si sia formata fra me Stefano. Mi sembra giusto adesso spendere due parole per lui.. Stefano, come prima cosa vorrei ringraziarti per l'impegno con cui hai lavorato nella Fuci in più di un anno, la disponibilità, la diligenza e anche se magari a volte posso aver avuto dei momenti un pò critici tu eri sempre lì ad aiutarmi e ad arrivare dove io magari non potevo. Grazie! Ti auguro che il tuo incarico nel Consiglio Centrale ti dia tante soddisfazioni e sono sicura che lo svolgerai nel migliore dei modi. Mi fa un pò tristezza però nello stesso tempo sono felice che ci sia Giorgio a prendere il tuo posto perchè come hai detto tu è una persona in gamba. Credo che l'importante sia essere presidenti insieme e darsi una mano a vicenda perchè ogni persona ha un carisma diverso ed è bene operare una fusione per ottenere un buon risultato. Grazie Giorgio, grazie Stefano, Grazie a tutti i fucini semplici perchè ognuno di voi è parte integrante del gruppo e grazie alla Fuci..una Federazione di persone dal cuore grande e pieno di entusiasmo :)

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Serena Capodicasa