La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

venerdì 25 febbraio 2011

incontro del 24 febbraio 2011


"Un esempio di donna mistica: Santa Gemma Galgani"

Si manifesta libera in ciò che fa. La mistica può essere vista come il rapporto fra uomo e Dio. Ogni cristiano è chiamato ad essere un buon mistico.
La prima visione di Gemma si manifesta attraverso una voce che le chiede se vuole darle "volentieri " la mamma, la quale era malata di tubercolosi.
La vita di questa giovane donna è segnata da relazioni e da sofferenza. Le relazioni possono essere divise in due tipi: quelle terrene ad esempio quelle con la madre e quelle celesti.
La sofferenza invece si delinea bene nella sua mistica che è molto legata alla Passione di Cristo ed è un mezzo attraverso il quale si unisce a Dio. Gemma perde la madre e poi anche il padre.
Si vuole dare totalmente a Dio infatti rifiuta due fidanzati. In seguito riceve le stigmate che si manifestano dalle ore 20 del giovedì alle ore 15 del venerdì.
Cerca sempre di dialogare con i suoi padri spirituali e con le suore che le avevano dato la formazione.
Si avvicina molto al mondo Passionista e non entra mai in monastero o in convento perchè viene sempre rifiutata a causa della sua salute.
Gemma viene descritta come "una ragazza serena, pacifica e contenta". Questo è difficile da capire, ma sono caratteristiche dovute alla consapevolezza di servire il Signore. Non le importa come la percepiscono gli altri, ma le interessa solo ciò che Dio dice di lei.
Il suo carattere si dice "nato per amare ed abbandonarsi all'affettuosità". Questa affettuosità la apre a chiunque le stia vicino, anche ai poveri.
Si considera una "peccatrice che intercede per i peccatori" e questa è una figura che appare nelle sue estasi.
I tratti principali del carattere di Santa Gemma sono:
  • Semplicità: il suo stile è semplice in ogni relazione ;
  • Obbedienza: lavora sugli aspetti che viziano la sua vita di fede cioè l'orgoglio e la superbia ;
  • Umiltà: vive in essa in ogni momento. Desidera diventare umile ;
  • Povertà: sia interiore che esteriore ( nel suo modo di vestire e nella sua firma) ;
  • Purezza: desidera vivere in essa ;
  • Penitenza per quanto riguarda il cibo, ma anche di tipo corporale.
Si inserisce bene nel suo tempo, si affida al Signore e cerca di vivere la propria vita in profondità.

(Relazione curata da Serena Capodicasa sulla base dell'incontro tenuto da Don Riccardo)

Recensione del film "Volevo i pantaloni" 10 e 17 febbraio 2011


"Volevo i pantaloni"

Annetta è figlia di contadini siciliani, che vivono in una casa di campagna poco lontana da un piccolo centro alle falde dell'Etna, e frequenta le scuole superiori della cittadina. Fin da piccola ha notato con rabbia il privilegiato trattamento che ricevono i maschi nella sua numerosa famiglia (composta di zii, zie e cugini), e soprattutto i vantaggi del suo stesso fratello Antonio, cui tutto è permesso. Perciò ha sempre desiderato di poter portare i pantaloni, che considera il simbolo di tanta ingiusta fortuna. Ora che ha diciotto anni, Annetta, per evitare le busse e i maltrattamenti che riceve frequentemente dai severissimi e retrogradi genitori, ricorre a piccoli sotterfugi per truccarsi, per indossare una minigonna o per partecipare ad una piccola festa di ragazzi, ed è aiutata da Angelina, una disinvolta compagna venuta dal nord, figlia di genitori benestanti e più "moderni" dei suoi. Ma il giorno in cui viene scoperta da un parente a sbaciucchiarsi su di una spiaggia con Nicola, un giovane perito agrario, accade il finimondo. Giudicata una donna perduta da tutto il paese (che non parla d'altro), respinta dalla madre, che la considera come morta, viene ritirata dalla scuola e, dopo molti giorni di segregazione, viene mandata a vivere nella vicina cittadina, in casa degli zii Vannina e Vincenzino, nonostante i suoi genitori sappiano che l'uomo le ha messo le mani addosso fin da quando lei era bambina. Zia Vannina è molto cara ad Annetta, perchè è la sola che la tratta affettuosamente, e perchè si ribella a suo modo alla società locale: ha infatti da anni un amante segreto, il ragionier Lillo, il quale, nonostante sia sposato, la illude con la speranza che fuggirà presto lontano al nord con lei e vivranno insieme felici. Annetta ha orrore dello zio Vincenzino e lo evita, ma una sera questi, rimasto solo con la ragazza e con le sue due bambine, aggredisce decisamente Annetta per violentarla e questa fugge urlando nella notte. Salvata dai genitori di Angelina, la ragazza denuncia lo zio per tentata violenza carnale, resistendo alle pressioni fattele perchè rinunci a gettare il disonore su tutta la famiglia. In seguito torna a vivere coi genitori, poi sposa Nicola. Rimasta incinta e saputo che avrà una bambina, le prepara subito un paio di piccoli pantaloni.
Da questo film scaturiscono varie tematiche: I pregiudizi della gente soprattutto in un paesino del sud, la mancanza di libertà delle donne in una società maschilista, la fragilità delle donne a ribellarsi al mondo intorno, ma anche il coraggio che poi esce fuori alla fine e dà una svolta a tutto. Sicuramente un film che riesce a trasmetterci un messaggio e a farci capire che le dimostrazioni di affetto sono davvero importanti, non solo quelle di un marito, di un ragazzo, ma anche quelle di un padre e una madre verso una figlia che si sente diversa dalle altre ragazze perchè i suoi genitori sono restii a lasciarle un pò più di libertà. Viene delineata la figura di una ragazza che viene umiliata senza sentire le sue spiegazioni, ma anche il suo trasformarsi in una donna attraverso il coraggio che alla fine trova almeno per denunciare suo zio.
Serena Capodicasa