La F.U.C.I., Federazione Univesitaria Cattolica Italiana, nata nel 1896 dall’unione di circoli universitari cattolici esistenti in alcune città d’Italia, è una aggregazione ecclesiale di gruppi di studenti universitari che, negli anni dello studio e della formazione, vogliono percorrere insieme un cammino di fede e di crescita culturale, vivendo un’esperienza di Chiesa nel solco della tradizione centenaria della Federazione

venerdì 28 gennaio 2011

incontro regionale del 29 gennaio 2010

INCONTRO REGIONALE DEL 29 GENNAIO 2010- FIESOLE

"Tra ricerca scientifica ed esperienza di Dio"
ore 15.OO

Programma dell'incontro:
1.assemblea regionale
ordine del giorno:
- Comunicazione degli incaricati regionali;
- Presentazione candidatura incaricata regionale per il biennio 2011-2013;
- Organizzazione Settimana dell'Università all'interno dei gruppi;
- Presentazione bozza di programma del Congresso Nazionale 2011 e discussione sull'organizzazione relativa al viaggio;
- Elezione incaricata regionale;
- Varie ed eventuali.
2.relazione dal titolo "Tra ricerca scientifica ed esperienza di Dio" tenuta dal prof. Emanuele Pace, ricercatore del dipartimento di fisica e astronomia dell'Università degli studi di Firenze. Dibattito
3.messa e cena

CALENDARIO INCONTRI FEBBRAIO-MAGGIO 2011
"La visione cristiana della donna"


3 Febbraio: La riforma dell'università

10 e 17 Febbraio: Visione e discussione del film "Volevo i pantaloni"

25 Febbraio: Incontro "Donna, mistica e santità" con don Renato Monacci

3 Marzo: Le donne nella Chiesa delle origini, con don Renato Monacci

10 Marzo: La donna nella filosofia medievale

17 Marzo: Indagine sulla "stregoneria"

24 Marzo: La donna e l'associazionismo cattolico

31 Marzo: Pomeriggio di spiritualità in preparazione alla Pasqua

14 Aprile: Donna, diritto e famiglia

6 Maggio:
Incontro "Donna, mistica e santità" con don Renato Monacci

19 Maggio: La donna nella letteratura

26 Maggio: Il "femminismo"

sabato 15 gennaio 2011

incontro del 16 dicembre 2010

Incontro del 16 dicembre 2010 tenuto da Don Piero Ciardella

Libertà, grazia e predestinazione

La grazia è un dono concesso all'uomo da Dio. E' un dono gratuito, Dio dona se stesso. Noi viviamo in lontananza e Lui ci offre la vicinanza. San Paolo ci dice che questa grazia è stata riversata con il sacrificio di Cristo e ci viene confermata dallo Spirito Santo.
Cosa ha a che fare la libertà con tutto questo? Dio non chiede niente in cambio e quindi lascia libero l'uomo di accoglierlo o di rifiutarlo. Come esempio possiamo prendere Zaccheo. Questo personaggio non cambia perchè Dio gli chiede qualcosa, ma la trasformazione in lui avviene dal momento in cui entra a conoscenza della gratuità.
Cosa produce la grazia? L'uomo attraverso la grazia si riconcilia con Dio. Abbiamo una grazia iniziale che è quella dell'Amore di Dio e che riceviamo con il Battesimo.
Poi c'è un altro tipo di grazia che è quella abituale, cioè che riceviamo ogni giorno.
Siamo stati liberati dal peccato per grazia e ci salveremo per la grazia. Allora ci viene da chiederci: le opere buone in mezzo a cosa servono? Dal Concilio di Trento emerge che l'uomo è peccatore, ma può collaborare alla sua salvezza; l'uomo per sua libertà accetta l'amore di Dio o decide di vivere secondo un altro criterio.
Cosa si intende per Predestinazione? Dio ci ha scelto prima della creazione, ci ha scelto tutti, ma il cammino di ognuno di noi ha un percorso diverso. Tutti però sono chiamati alla salvezza, alla santità.
Dio è come un navigatore...ogni volta che sbagliamo strada lui ce la rifà...
Concludendo, la fede è quindi accettare di essere amati da Dio, sapendo cosa comporta. La libertà sta proprio in questo: possiamo scegliere se lasciarci amare oppure no.

(Relazione a cura di Serena Capodicasa sull'incontro tenuto da Don Piero Ciardella)

venerdì 14 gennaio 2011

relazione incontro 9 dicembre 2010 prima parte

Giovedì 9 dicembre 2010, Casa delle aggregazioni Laicali

Gruppi del dissenso ecclesiale

I gruppi dei quali ho deciso di trattare in questo incontro sono i seguenti:

Il Movimento Concilio Vaticano II

Il MO.CO.VA. (Movimento Concilio Vaticano II) nasce nel 1986 per opera di don Franco Ratti. Il messaggio profetico del suo fondatore comprende, fra l’altro i seguenti punti: donazione dello Stato Vaticano all'Italia e instaurazione del Papa come vescovo di Gerusalemme; consacrazione dei laici per la celebrazione della cena eucaristica (laddove manchino i sacerdoti); battesimo degli adulti e assorbimento della cresima. Sul tema del "cairo-battesimo" (battesimo in età matura) in luogo del "pedobattesimo" (battesimo dei bambini), il Movimento Concilio Vaticano II ha introdotto il "rito della rosa bianca", mediante il quale i genitori segnano con una rosa bianca il piccolo nell'ambito di un apposito rito di benedizione, sempre in vista del futuro battesimo da adulto, da ricevere regolarmente in parrocchia. Il cattolicesimo dovrebbe aprirsi , secondo i membri di tale gruppo, a quello che è definito "Umanesimo del Sesso": dall'automasturbazione (purché sana) ai rapporti prematrimoniali, dal divorzio (purché in casi gravi) alle coppie gay adulte (purché monogamiche, stabili e aperte all'impegno adottivo), al sacerdozio femminile. Riguardo le questioni inerenti la procreazione medicalmente assistita, il MO.CO.VA. si dichiara favorevole all'uso del preservativo, alla pillola contraccettiva, alla fecondazione omologa in vitro, alla fecondazione eterologa in vitro - in caso di necessità -, all'utilizzo degli embrioni umani purché non siano né feriti né uccisi. Si dichiara invece contrario all'aborto, salvo i casi limite. Il Movimento Concilio Vaticano II è diffuso sul territorio nazionale con un nucleo operativo di circa venti persone (fra Monopoli, Avellino, Como e Taranto), e un numero superiore di simpatizzanti, in Italia e all'estero.

L’opera cenacolo familiare

L’opera cenacolo familiare nasce nel 1967 a opera di don Salvatore Paparo. I suoi membri chiedono per salvaguardare l'autonomia delle Chiese locali che il Papa non intervenga in modo autoritario, se non in casi eccezionali, e che il Codice di Diritto Canonico si riduca a poche leggi essenziali. Secondo il messaggio diffuso dal Cenacolo Familiare la funzione del Papa all'interno della Chiesa va considerata nella prospettiva evangelica. Ciò significa che va evitato il rischio deleterio di tributare al Papa una sorta di "culto della personalità" ed è necessario che siano accettate, da parte dell'autorità ecclesiastica, alcune posizioni critiche del Popolo di Dio su opinioni e decisioni papali. Riguardo la situazione dei divorziati, il Cenacolo richiede che essi (se sinceramente pentiti), anche se risposati, siano riammessi dalla Chiesa ai sacramenti; i fidanzati, quando hanno seri motivi per procrastinare il matrimonio, devono avere la possibilità di celebrare il loro matrimonio in due tempi (matrimonio coram Deo, dopo il quale possono compiere l'atto intimo, e, appena possibile, il matrimonio coram Ecclesia). Il Cenacolo Familiare afferma la liceità della contraccezione, il valore sacramentale dell'assoluzione collettiva durante il rito penitenziale della Messa, lasciando libera la pratica della confessione auricolare o rendendola obbligatoria solo per l'assoluzione dai peccati più gravi, come l'aborto. I "profeti" del Cenacolo chiedono, inoltre, l'abolizione della legge canonica che impone ai sacerdoti di rito latino l'obbligo del celibato poiché lo Spirito desidera "una moltitudine di preti sposati per la prossima Era di amore e di pace basata sulla santità della famiglia", nella quale il "ministero di coppia" opererà con grande efficacia. Finché ci sarà la legge di obbligatorietà del celibato, che sarebbe stata istituita senza alcun diritto dalla gerarchia - poiché la Scrittura afferma che i vescovi e i preti possono sposarsi -, si attuerà la "Nuova Strategia". Essa consiste nel "diritto divino" dei vescovi e dei preti a "sposarsi validamente e lecitamente in segreto" mediante il consenso reciprocamente espresso dai due contraenti.

Don Franco Barbero e l’Associazione Viottoli

L'Associazione Viottoli nasce nel 1998 dall'iniziativa della comunità cristiana di base di Pinerolo fondata - nel dicembre 1973 - da don Franco Barbero insieme con alcune persone provenienti da esperienze parrocchiali. L'Associazione Viottoli ha carattere volontario, non ha scopo di lucro e si regge esclusivamente sull'autofinanziamento. Si dichiara apartitica, democratica, liberale, pacifista, ecologista, antirazzista, antitotalitaria, antifascista. Si propone di costruire un collegamento fra comunità e singole persone interessate a un'esperienza di liberazione umana e di ricerca di fede attraverso uno stile di vita fondato su valori di solidarietà e uguaglianza, nel rispetto del creato. Per realizzare questi fini l'Associazione organizza iniziative culturali, formative, ricreative, sociali, editoriali, per soddisfare le esigenze di conoscenza e partecipazione dei soci, della cittadinanza, delle istituzioni e delle forze sociali. Ha partecipato alla lotta contro il Concordato e alla campagna a favore del ministero delle donne nella Chiesa. La confessione auricolare personale, tipica della Chiesa cattolica, è sostituita da una celebrazione comunitaria, poiché "Dio ci perdona non perché noi lo 'meritiamo', non perché noi ci siamo pentiti/e dei nostri peccati, ma perché è un Dio di amore e di bontà". La celebrazione dei matrimoni o l'inizio di una convivenza, si svolgono all'interno di un'eucaristia comunitaria normalmente presieduta dal presbitero oppure, in sua assenza, da un fratello o da una sorella ritenuti idonei. A turno, ogni settimana, uno dei gruppi biblici della comunità (oppure una persona singola in talune ricorrenze) sceglie i testi biblici su cui svolgere la predicazione, la prepara e "costruisce" tutta la celebrazione liturgica. In questo modo sono nati i "canoni", cioè le oltre 200 preghiere eucaristiche che sono state composte nell'arco di trent'anni. Molti genitori si impegnano a testimoniare la fede senza conferire il battesimo ai loro figli, anche se la scelta di amministrare il sacramento del battesimo ai bambini è facoltativa e la comunità non l'ha mai esclusa, qualora venga presentata una motivata richiesta.

Noi siamo Chiesa

Il movimento "Noi Siamo Chiesa" si è costituito come realtà nazionale e internazionale a seguito della raccolta di firme in appoggio ad un “Appello del Popolo di Dio” con cui si proponeva la necessità di una riforma profonda, personale e comunitaria della Chiesa cattolica. Nell'incontro internazionale di Roma si è costituito l'International Movement "We Are Church" (IMWAC) e in Italia si è formata l'associazione "Noi Siamo Chiesa" aderente all'IMWAC.
A "Noi Siamo Chiesa" partecipano credenti che, per la loro fede nell'Evangelo, propongono la riforma della Chiesa cattolica dall'interno e in una prospettiva ecumenica. "Noi Siamo Chiesa" è indipendente sia dalle strutture gerarchiche della Chiesa, locali o centrali, sia da ordini o congregazioni religiose di qualsiasi tipo.

Lorenzo Banducci